The KiùTimer Game
Numero di giocatori: fino a 15.
Età consigliata: da 4 anni.
Terreno: piatto.
Scopo: il gioco consiste nel saper controllare e coordinare il proprio movimento all’interno di una durata data, ma sempre diversa, perchè la misura del tempo non è scandita da un cronometro ma da uno sportello pubblico.
Disposizione iniziale: un giocatore si posiziona dietro uno sportello pubblico, dando le spalle a tutti gli altri giocatori che si dispongono a qualche mt da lui, lungo una linea orizzontale.
Svolgimento del gioco:
– Il giocatore allo sportello (il KiùTimer) inizia il gioco dicendo: “L’orologio di Milano fa tic tac” e soltanto al termine della frase potrà voltarsi verso gli altri giocatori. Mentre lui pronuncia la frase gli altri dovranno avanzare verso lo sportello per arrivare a toccarlo.
– Quando il giocatore che dice la frase girandosi vede qualcuno ancora in movimento, lo rimanda al punto di partenza.
– Il primo giocatore che arriva a toccare lo sportello vince e prende il posto allo sportello.
– Variante “Le belle statuine”. In questa variante di gioco cambia la frase detta dal KiùTimer, che diventa:”Le belle statuine”; egli inoltre può provocare le belle statuine, avvicinandosi ad esse. Queste devono riuscire a rimanere immobili senza cedere alle finte o alla drammatizzazione del KiùTimer.
Number of players: up to 15.
Age recommended: from 4.
Playing field: flat.
Aim: the game consists in controlling and coordinating its movement inside a given duration, always different, since the measure of time is not scanned by a chronometer, but by a counter of a public office
Initial arrangement: a player stands behind the counter of a public office, with his/her shoulders against all other players that stand a few meters away, along a horizontal line.
Game playing:
– The player at counter (the KiùTimer) starts playing by saying: “Tick tock on the Milan clock” and only at the end of the sentence can he/she turn towards the other players. While he/she pronounces the sentence the others move towards the counter to reach it and touch it.
– When the player who pronounces the sentence turns and sees somebody still moving, he/she sends him/her back to the starting point.
– The first player who reaches the cunter and touches it wins and takes the place at the counter.
– “Musical statues” variant. In this game variant the sentence pronounced by the KiùTimer changes into: ”Musical statues”; in addition he/she can provoke the statues, approaching them.
They have to stand still without giving up on feints or dramatization of the KiùTimer