sta mattina sono al mio pc, lavoro all’impaginazione di un packaging, mentre dal plotter escono 3 metri di stampe. entra in ufficio un certo artista. mollo tutto. vado con lui. due passi e mi rendo conto che tutt’intorno c’è un intera fabbrica che vive: operai che lavorano allo stampaggio plastico, camion che entrano ed escono, la radio suona in diffusione. continuo a seguire l’artista. supero muletti carichi di palet e di scatole. pochi altri passi e mi perdo dentro uno spazio totalmente bianco, tra trabatelli, scale e due stanze luminosissime piene di opere d’arte, alcune imballate, altre già in montaggio. mi rendo conto solo in quell’istante di cosa sta succedendo, di quante vite, quanti destini si incrociano in un momento ed in uno spazio. la fabbrica vive, milioni di giocattoli continuano ad essere stampati, come se noi nemmeno ci fossimo, milioni di scatole impilate, milioni di bambini saranno ancora a scuola, altri staranno uscendone, chissà quanti muratori stanno asfaltando strade, qualche famiglia magari è già seduta a tavola, e qui prende forma cars.
contemporaneamente quante cose succedono attorno a noi ?