Prendasi un gruppo di artisti che abbiano il loro fuoco dell’arte ben acceso , altrimenti sarebbe almeno esagerato e fuori luogo chiamarli artisti … E li si scelga né troppo grassi né troppo magri, ma più sul magro che sul grasso. Li si accomodi intorno a un tavolo, si evochi l’ingrediente mancante di contorno che dovrebbe arrivare ma non arriva, come con un pestacarne gli artisti cominceranno a tormentarsi dolcemente in modo che le loro fibrillle non si spappolino, ma si rompano. Quando questa operazione che può anche durare una ventina di minuti è finita, l’ingrediente di contorno mancante ma fondamentale arriva accompagnato da un altro artista e tutto e tutti vengono fatti passare in uovo battuto, poi in pane grattugiato. Anche questa operazione va ripetuta almeno due volte per garantire una impanatura perfetta e regolare tra tutti i convenuti. Sul fuoco si sarà nel frattempo messo a sciogliere un grosso pezzo di fastidio burroso e poco olio di oliva finissimo, in modo da giungere alla bollitura. In esso si faranno passare gli artisti che per essere mangiabili e perfetti, devono risultare dorati in ogni loro parte. .il tutto poi può essere servito con gli altri ingredienti di contorno..