L’ARDORE DEL SOGNO
“… Io sono uomo ottocentesco e leggermente anziano, o almeno così tu m’immagini. Ciò ti placa e rassicura. Uomo anziano del nord del mondo, nato in epoca remota, epoca con poca elettricitĂ e molta corrente di passioni. Uomo dal lungo cappotto nero con tasche grandi nelle quali tu vorresti nasconderti dal tuo mondo fluorescente, rapido, chiassoso e violento. Accomodati in mie tasche, bambina, e io ti ci terrò. Batterò leggermente di tanto in tanto la mia mano per salutarti e controllare la tua presenza, mentre magari sorrido al panettiere ignaro che mi porge il suo pacchetto e non immagina io tenga una donna in tasca….
PerchĂ© non pensare in libertĂ , perchĂ© non sperimentare tutto? PerchĂ© seguire sempre modelli, scatole, righe su cui scrivere sempre le stesse cose? PerchĂ©? Voi siete pieni d’azzurro e solo guardandolo od odorandolo farete uscire il genio, l’amico magico, capite? 3 desideri? MacchĂ©, son 1000, infiniti! Non capite? Almeno nel sogno e nei pensieri, allenatevi a viaggiare oltre il qui, oltre il passato o il futuro.Rendete mitica la vostra esistenza, epica ogni giornata. Fate l’amore con Cleopatra, conquistate Orione a bordo di un aeroplanino di carta! ….”
testo di Devon Lingonberg